Autonomia differenziata, Occhiuto frena: “Serve prudenza, il Sud non è pronto”

Piovono critiche per le parole di Occhiuto e di tutta Forza Italia, dato che ultimamente vogliono fermare l'autonomia, comportamento paradossale dato che è divenuta legge anche per il voto degli stessi azzurri

Redazione
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Il presidente della Regione Calabria e vice segretario di Forza Italia Roberto Occhiuto, in un’intervista al Corriere della Sera, ha parlato dell’autonomia differenziata e della necessità di fermarsi e procedere con cautela. La riforma è stata fortemente voluta dalla Lega e a rispondere a queste parole è proprio il leader, Matteo Salvini, che la considera “una grande occasione per la Calabria”.

Dalle opposizioni provengono invece la critiche perché accusano Forza Italia di parlare a sproposito, come per lo Ius Scholae: pubblicamente sostengono certe idee, anche in linea con quelle dell’opposizione, ma poi danno sempre ragione alla maggioranza. L’autonomia è infatti legge anche grazie al voto degli stessi azzurri.

Le parole di Occhiuto

Il presidente della Calabria nell’intervista invita la maggioranza alla prudenza, quando si parla di autonomia: “Congelate gli effetti della legge sull’autonomia
in attesa che la riforma sia completa, utilizzate il tempo per ragionare su ogni aspetto e per spiegare all’opinione pubblica cosa succederà e come”.
Nonostante sia uno dei capisaldi del centrodestra insieme alla riforma della giustizia e al premierato, è stata, per Occhiuto, l’unica riforma su cui “si è andati di fretta, di notte, con un‘urgenza poco comprensibile, mentre sul resto si è proceduto con calma.

Autonomia, Roberto Occhiuto
Roberto Occhiuto

Dichiara che Forza Italia ha lavorato duramente per evitare che questa potesse portare distorsioni a danno del Sud, ma c’è ancora tantissimo su cui è necessario lavorare. “Prendiamoci tempo. Fermiamoci e ragioniamo”, consiglia Occhiuto, dato che “oggi non è più come 10 anni fa, nemmeno al Nord oggi i cittadini sentono questo tema come un’urgenza”.

Riguardo al referendum contro l’autonomia dichiara di temere che possa rivelarsi un danno nazionale per il centrodestra, dato che ha modo di credere che stravincerebbe al Sud e al Centro e che non basterebbero i voti del Nord per salvare la legge.

La risposta di Salvini e delle opposizioni

Essendo una riforma voluta dalla Lega, Matteo Salvini ci ha tenuto a rispondere alle parole del presidente calabrese, dichiarando che la legge sull’autonomia è ormai stata approvata e hanno contribuito anche i voti degli stessi azzurri. “Ognuno può chiedere ciò che vuole, poi in una Repubblica parlamentare funziona come il Parlamento approva. Se è stata approvata quella legge, con quella legge si lavora”, afferma, aggiungendo inoltre che “è una grande occasione per la Calabria”.

I rappresentanti del M5s nelle commissioni Affari Costituzionali della Camera e del Senato Enrica Alifano, Carmela Auriemma, Roberto Cataldi, Alfonso Colucci, Alessandra Maiorino e Pasqualino Penza, sono intervenuti nella discussione. Riferendosi a Forza Italia, hanno sostenuto che “predicare bene e razzolare male sembra ormai la loro caratteristica: lo stesso mediocre spettacolo lo abbiamo visto
con lo Ius Scholae, sbandierato da Tajani ad agosto sotto l’ombrellone e poi respinto nei voti in Parlamento”.
Per loro le cose sono due: o il centrodestra concede a FI solo un piccolo spazio di testimonianza, o i forzisti parlano per cercare visibilità e poi allinearsi comunque con Meloni e Salvini.

Per i pentastellati FI ora non perde occasione di dire sull’Autonomia le stesse cose che il M5s e le altre opposizioni dicono da diversi mesi, quando gli stessi forzisti erano impegnati a schiacciare “i bottoni in Parlamento per non far arrabbiare Salvini”. Ormai la legge sull’Autonomia è stata approvata, con i voti anche di FI “che oggi ancora una volta versa lacrime di coccodrillo”. Mentre sono le forze d’opposizione, in primis i 5 stelle, che si impegnano veramente per cambiare le cose con un referendum per abrogare la legge che ha raccolto 1,3 milioni di firme. “Se Forza Italia finalmente troverà il coraggio potrà sempre sostenere il sì nella consultazione popolare” concludono gli esponenti pentastellati.

Anche da Alleanza Verdi e Sinistra arrivano le critiche, con il capogruppo Peppe De Cristofaron che dichiara che l’autonomia sta spaccando la destra, con FI che continua a remare contro la legge. “Vorrei dire al presidente Occhiuto che l’Autonomia differenziata è un danno per l’Italia, mentre il referendum la salva dal trasformarsi in 20 piccole patrie in guerra tra loro” afferma e invita il presidente calabrese “a votare Sì al referendum”.

Sostiene che questo comportamento degli azzurri ad oggi è paradossale, dato che la legge sull’autonomia è stata votata anche da loro “e solo ora si accorgono che spacca il Paese e crea danni soprattutto al Mezzogiorno”. Non si riferisce solo alla dichiarazione di Occhiuto, ma anche alle critiche dello stesso leader Tajani che nei giorni scorsi ha mandato una lettera al promotore della legge Calderoli, in cui ha elencato tutte le perplessità sull’autonomia.

“Un vero e proprio stop all’attuazione della legge, un po’ fuori tempo massimo perché l’Autonomia è purtroppo legge dello Stato con i voti di Forza Italia e perché ormai è partita l’onda referendaria che, dopo il raggiungimento di oltre un milione di firme, abrogherà questa legge che fa male all’unità del paese”, conclude De
Cristofaro.

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