Conte affonda contro Renzi: “Non si può fare politica con lui, non è un veto personale”

"Ad Andrea Orlando, come al Pd, abbiamo detto: non è possibile in Liguria imbarcare chi il giorno prima era a sostegno di Bucci" ha dichiarato Giuseppe Conte, sostenendo che con Italia Viva in coalizione è praticamente impossibile la presenza del M5S

Redazione
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Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, ospite ad Accordi e Disaccordi su Nove, ha nuovamente affrontato la profonda frattura presente nel centrosinistra e secondo lui causata dalla presenza di Matteo Renzi. Il veto del Movimento 5 Stelle su Italia Viva non verrà sollevato e il leader pentastellato ha sottolineato nuovamente di non essere disposto a prendere parte ad una coalizione in cui sia presente anche l’ex sindaco di Firenze.

Io ci faccio dieci partite a pallone con Matteo Renzi. Ma la politica non la possiamo fare con Matteo Renzi, perché Matteo Renzi realizza la contaminazione tra affari e politica” ha spiegato il leader del Movimento 5 Stelle, chiarendo che la posizione del partito non cambierà nell’immediato futuro. Il “campo largo” voluto dal Partito democratico incontra sempre più difficoltà, a causa delle differenze sostanziali che caratterizzano i partiti che dovrebbero prendervi parte.

La prima grande sfida che il centrosinistra unito dovrà affrontare sarà quella delle elezioni regionali in Liguria. Proprio ieri è giunta la notizia dell’allontanamento di Italia Viva dalla coalizione a sostegno di Andrea Orlando, a causa di incomprensioni e contrasti senza apparente soluzione. “Ad Andrea Orlando, come al Pd, abbiamo detto: non è possibile in Liguria imbarcare chi il giorno prima era a sostegno di Bucci” ha dichiarato Giuseppe Conte, sostenendo che con Italia Viva in coalizione è praticamente impossibile “costruire un progetto alternativo“.

Conte: “Schlein deve dire esplicitamente se vuole stare con Renzi

Il leader pentastellato ha dichiarato che è giunto il momento che Elly Schlein, segretaria del Pd, ammetta le sue reali intenzioni. “Schlein deve dire: io voglio stare con Matteo Renzi. Lo dica esplicitamente” ha tuonato Conte, sottolineando che la situazione al momento sta diventando insostenibile perché “mentre stai lavorando con Pd e Avs, da un giorno all’altro ti ritrovi Matteo Renzi senza neppure essere stato avvertito che questa è la scelta del Pd“.

Giuseppe Conte, leader del M5S
Giuseppe Conte, leader del M5S

In questo senso, Conte sostiene che non sia compito del suo partito dover mettere dei veti, ma sia compito degli altri dover chiare quali siano le loro reali intenzioni. “Non si può andare avanti a colpi di ipocrisia, ci sono dei problemi col Pd” ha confessato Conte, spiegando che i democratici sfruttano a loro favore i risultati elettorali, sostenendo di poter raggiungere anche il 30% e di poter usare gli altri partiti come “cespugli per consentirci di governare in alternativa alla Meloni“.

Nel caso in cui, quindi, il Partito democratico o altri partiti della coalizione siano interessati a collaborare con Renzi, il M5S è pronto a fare un passo indietro, evitando però di “ritrovarselo a tutti i tavoli non appena ci giriamo dall’altra parte“. Il leader pentastellato ha poi chiarito che la presenza di Renzi in coalizione non può che trasformarsi in un fattore deleterio, poiché “si sta parlando di una forza politica come Italia Viva che ha l’1-2% e che, tutti i sondaggi lo stanno dicendo, fa perdere 4-5 punti all’intera coalizione“.

Conte: “Renzi vuole distruggere il Movimento

Nel corso del suo intervento, il leader del M5S ha sottolineato che l’obiettivo di Matteo Renzi ad oggi è quello di portare il Movimento alla sua distruzione. Una possibilità che Conte deve evitare ad ogni costo, anche allontanando il partito dalla coalizione di centrosinistra. “Perché a questo punto qui un pensiero maligno è necessario tirarlo fuori. Quindi si vuole distruggere il Movimento 5 Stelle? Il Movimento 5 Stelle non ci starà” ha spiegato l’ex presidente del Consiglio, chiarendo che al momento non è quindi possibile prendere una decisione che vada in altro senso.

Matteo Renzi, pur essendo parlamentare, tenacemente volendo stare in Parlamento, si fa pagare da governi stranieri. Come potete pensare che noi possiamo governare con Matteo Renzi?” ha poi affondato Conte, concludendo: “Non è un veto personale, ma su un modo di far politica che noi contrastiamo“.

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