Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha presentato il nuovo Piano Strutturale di Bilancio di medio termine, inviato al Parlamento, che punta a una gestione sostenibile del sistema previdenziale e sanitario, senza lasciare indietro nessuno. Al centro del Piano vi è un’attenzione particolare alla sostenibilità del welfare, legata strettamente all’andamento demografico del Paese.
Nel suo intervento, Giorgetti sottolinea come il governo stia lavorando per potenziare i pilastri della previdenza e della sanità. Tuttavia, il ministro ribadisce che una vera sostenibilità del welfare, nel lungo periodo, può essere garantita solo con un cambiamento demografico. Per questo motivo, il Piano prevede un rafforzamento delle politiche per la famiglia: saranno migliorati i servizi dedicati, incentivando la natalità e la genitorialità attraverso una serie di incentivi mirati.
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Tra i punti cruciali del documento figura la conferma degli effetti del cuneo fiscale sui redditi da lavoro dipendente fino a 35.000 euro, così come l’accorpamento delle aliquote Irpef su tre scaglioni, in vigore già quest’anno. Tali misure, afferma Giorgetti, saranno mantenute, ma con una nuova fisionomia, in modo da non creare ulteriori pressioni sul bilancio pluriennale.
Il Piano non si concentra solo sulla gestione del welfare, ma include anche il rinnovo dei contratti pubblici, il finanziamento di nuove misure per sostenere la natalità e il rifinanziamento delle missioni di pace. Il governo, inoltre, conferma l’impegno verso la piena realizzazione del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e la promozione della competitività economica del Paese.
Uno degli obiettivi principali del Piano è una riduzione graduale del deficit e del debito pubblico in rapporto al PIL, attraverso un approccio bilanciato tra crescita economica e sostenibilità fiscale. Partendo dalla riduzione significativa del deficit già ottenuta quest’anno, il governo ha presentato un piano che punta a mantenere questa traiettoria virtuosa, con una particolare attenzione al contrasto del declino demografico e alla conferma delle recenti riduzioni fiscali.
Giorgetti evidenzia come la sfida più grande per l’Italia resti l’elevato debito pubblico e il suo onere in termini di interessi, che negli ultimi decenni ha limitato fortemente lo spazio per politiche di sostegno alla crescita. Tuttavia, il Piano include spazi limitati, ma significativi, per investimenti pubblici a partire dal 2027, insieme a una politica fiscale prudente e credibile, elementi fondamentali per ridurre il peso del debito in modo strutturale.
Il percorso delineato dal governo, conclude Giorgetti, è realistico e credibile, e punta a stabilizzare i tassi di interesse sul debito e a ridurre lo spread sulle nuove emissioni, garantendo una gestione più sostenibile del debito pubblico nel lungo termine.
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