Zelensky incontra Biden: Usa fornisce nuove bombe a lungo raggio all’Ucraina

Gli Usa hanno fornito all'Ucraina un nuovo pacchetto da 8 miliardi che, oltre alle bombe Joint Standoff Weapon, comprende anche un'altra batteria di difesa aerea e nuovi missili Patriot; munizioni e supporto per gli Himars, veicoli blindati, mine anti imboscata, missili Javelin

Redazione
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Nell’incontro di ieri alla Casa Bianca tra il presidente ucraino Volodomyr Zelensky e quello statunitense Joe Biden, il leader degli Usa ha dichiarato di essere pronto a fornire all’Ucraina le Joint Standoff Weapon, delle nuove bombe a lungo raggio.

Questa probabilmente sarà l’ultima grande manovra che porterà avanti Biden a favore del paese ucraino, date le imminenti elezioni presidenziali in programma a novembre. Ma anche la sua erede, Kamala Harris, promette il sostegno a Kiev nel caso venisse eletta presidente, mentre se dovesse vincere Donald Trump le cose andrebbero diversamente, dato che vuole la resa ucraina.

Ucraina, incontro Biden e Zelensky
Ucraina, incontro Biden e Zelensky

Le Joint Standoff Weapon per l’Ucraina

Per la prima volta dall’inizio della guerra, il presidente democratico Usa accetta di fornire bombe a lungo raggio a Kiev, anche se resta il veto di Biden sul loro utilizzo per attaccare in profondità il territorio russo. Questo perché il leader del Cremlino Vladimir Putin continua a minacciare l’espansione della guerra nel caso Kiev utilizzi armi fornitegli da paesi Nato sul suo territorio, e proprio in queste ultime ore ha cambiato la dottrina nucleare mandando un grandissimo messaggio di monito all’Occidente.

“La Russia non prevarrà, noi saremo sempre accanto all’Ucraina ora e in futuro”, ha dichiarato Biden annunciando il nuovo maxi pacchetto da 8 miliardi che comprende un’altra batteria di difesa aerea e nuovi missili Patriot; munizioni e
supporto per gli Himars, veicoli blindati, mine anti imboscata, missili Javelin.

Ma tra questi la novità più importante sono proprio le Joint Standoff Weapon, bombe guidate plananti con una gittata di 110 km che possono essere lanciate dai caccia a una distanza di sicurezza dalle linee nemiche e compatibili con diversi jet, tra cui gli F-16, di cui gli Stati Uniti e gli alleati stanno trasferendo alla Ucraina circa un centinaio di esemplari. Il presidente Usa ha inoltre ordinato al Pentagono di ampliare il programma di training per i piloti ucraini proprio sul quel tipo di caccia in modo da addestrarne altri 18 il prossimo anno.

Biden ha deciso di convocare a ottobre in Germania una riunione a livello di leader del Gruppo di contatto per coordinare gli sforzi degli oltre 50 Paesi che
sostengono l’Ucraina
, con lo scopo di garantire un ampio sostegno internazionale a Zelensky, anche nel caso la linea degli Usa dovesse cambiare dopo le elezioni. Una rassicurazione che il leader ha avuto anche da Kamala Harris nel caso di una sua vittoria a novembre: “Il mio sostegno è incrollabile, lavorerò affinché Kiev prevalga”. Harris ha criticato invece l’idea di Trump e di altri repubblicani sulla guerra ucraina, dato che vogliono la cessione di territorio ucraini alla Russia in una risoluzione di guerra che sa più di resa che di pace.

A Washington Zelensky ha presentato a Biden e Harris, in due incontri separati, il suo victory plan, appena esposto all’Assemblea generale dell’Onu a New York. Secondo alti funzionari americani, però, la Casa Bianca non ne è rimasta colpita, giudicando la strategia priva di una visione globale. “Viene vista, in sostanza, come la richiesta di nuove armi e di eliminare le restrizioni sui missili a lungo raggio impacchettata in modo diverso”, ha riferito una fonte dell’amministrazione al Wall Street Journal.

Zelensky incontrerà Trump

Trump ha dichiarato finalmente che incontrerà Zelensky, dopo l’insistente richiesta del leader ucraino di volerlo vedere in vista della possibile vittoria del tycoon nelle elezioni di novembre. Nei giorni scorsi c’erano stati un po’ di bisticci tra i due, con l’ex presidente ha definito Zelensky “il più grande venditore sulla faccia della Terra: ogni volta che viene nel nostro paese, se ne va con 60 miliardi” e lo ha criticato dicendo che gli Usa continuano “a dare miliardi a un uomo che rifiuta di concludere un accordo”. Inoltre lo ha accusato di “interferenza elettorale”, per aver visitato una fabbrica di munizioni a Scranton, la città di Biden in Pennsylvania, accompagnato da un gruppo di democratici.

L’incontro tra il tycoon e Zelensky avverrà oggi alla Trump Tower. Il repubblicano critica i paesi europei che per lui non pagano abbastanza per contribuire alla guerra come invece stanno facendo gli Usa. “Odio vedere il massacro, con me presidente non sarebbe mai accaduto. La Russia non avrebbe mai attaccato, Putin non avrebbe mai attaccato” ha dichiarato, aggiungendo “io credo di poter favorire un accordo rapidamente tra Zelensky e Putin. La mia strategia non prevede la resa dell’Ucraina, la mia strategia prevede di salvare vite”.

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