Meloni all’Onu: “Basta tragedie come quella in Libano, dobbiamo fare di più”

Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio si sono allineate a quelle che ieri ha pronunciato il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, che ha esortato i Paesi membri dell'Alleanza atlantica ad impegnarsi affinché i conflitti in corso trovino una conclusione

Redazione
5 Min di lettura

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta all‘Assemblea generale delle Nazioni Unite pronunciando un discorso che ha toccato specificamente il tema delle guerre, compresa quella civile in Venezuela. Un appello duro alla pace, ormai scomparsa dai territori dell’Ucraina e della Striscia di Gaza, che ora più che mai deve essere ritrovata, affinché le stragi di civili trovino una fine e affinché il diritto internazionale torni ad essere rispettato.

Le dichiarazioni del premier si sono allineate a quelle che ieri ha pronunciato il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, che ha esortato i Paesi membri dell’Alleanza atlantica ad impegnarsi affinché i conflitti in corso trovino una conclusione, che non sia dettata dall’impunità ma che sia rispettosa dei diritti dei cittadini e che ponga fine alle tragedie che quotidianamente si verificano in questi territori.

Giorgia Meloni ha poi affrontato il tema dell’immigrazione illegale, già presentato all’assemblea generale dello scorso anno, sostenendo che negli ultimi 12 mesi sono stati numerosi i passi in avanti compiuti affinché questo fenomeno potesse essere regolamentato. “Sono felice che quell’appello non sia caduto nel vuoto” ha infatti sostenuto il Presidente del Consiglio, ricordando come “in primis a livello G7 si sia trovata l’intesa per dare vita ad un coordinamento internazionale per smantellare queste reti criminali“.

Meloni: “In Ucraina e a Gaza serve un cessate il fuoco immediato

Giorgia Meloni, nel corso del suo intervento, ha riconosciuto il diritto di Israele a difendersidagli attacchi esterni“, citando la strage del 7 ottobre, che si avvicina ormai al suo primo anniversario. Allo stesso modo, però, parlando di pace e conclusione dei conflitti ha esortato lo Stato ebraico a rispettare il diritto internazionale, “tutelando la popolazione civile“, che il premier ha ricordato essere vittima sia delle violenze di Hamas che delle offensive dello Stato di Benjamin Netanyahu.

Il Presidente del Consiglio ha poi sostenuto il diritto del popolo palestinese ad avere un proprio Stato“, sottolineando che affinché questo obiettivo sia raggiunto è necessario che la Palestina si affidi ad una leadership rivolta “al dialogo, alla stabilizzazione del Medio Oriente e all’autonomia“. Meloni, quindi, ha riconosciuto che una delle soluzioni al terribile conflitto tra Israele e Hamas sia quella dei “Due popoli, due Stati“, ovvero un “esempio di convivenza e cooperazione vantaggiosa sulla base del mutuo riconoscimento“.

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Prima di poter giungere a questo risultato, però, è necessario che nella Striscia di Gaza si ottenga il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi israeliani, come sottolineato dal premier, che ha sostenuto: “Non possiamo più assistere a tragedie come quelle di questi giorni nel Sud e nell’Est del Libano, con il coinvolgimento di civili inermi, tra cui numerosi bambini“. Si tratterebbe delle stesse tragedie che quotidianamente si verificano anche in Ucraina, Paese che ha “diritto a difendere le sue frontiere, la sua sovranità e la sua libertà“, come ha spiegato Giorgia Meloni.

Meloni: “Non possiamo ignorare la crisi in Venezuela

Proseguendo il suo discorso, il premier ha voluto ricordare anche la gravissima situazione che ad oggi si sta verificando in Venezuela. “La comunità internazionale non può rimanere a guardare mentre in Venezuela, a distanza di quasi due mesi dalle elezioni, ancora non è stato riconosciuto il risultato elettoraleha dichiarato duramente il Presidente del Consiglio, evidenziando come nel Paese sia in corso una violenta repressione, che ha portato “alla morte di decine di manifestanti, all’arresto arbitrario di migliaia di oppositori politici, all’incriminazione e all’esilio del candidato presidente dell’opposizione democratica“.

Giorgia Meloni ha quindi lanciato un appello contro l’indifferenza, esortando i Paesi membri dell’Onu ad “alzare la voce“, per porre fine alle impunità e alle ingiustizie che continuano purtroppo a prendere piede nel Paese. Il premier ha quindi concluso il suo intervento, dichiarandosi soddisfatta di quanto fatto finora per porre fine all’immigrazione illegale nei Paesi di primo approdo, ma esortando tutti i presenti a fare di più: “Queste organizzazioni criminali stanno riproponendo, sotto altre forme, una schiavitù che questa Assemblea, in altri tempi, ebbe un ruolo fondamentale nel debellare definitivamente. Non si torna indietro“.

Meloni ha quindi, aggiunto, citando Carlo Pisacane, che il nostro Paese è pronto come sempre a fare la sua parte: “Il destino ci sfida, ma in fondo lo fa per metterci alla prova. Nella tempesta, possiamo dimostrare di essere all’altezza del compito che la storia ci ha dato“.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo