Enrico Costa è ora ufficialmente tornato a Forza Italia, dopo la notizia degli scorsi giorni, ufficializzata dallo stesso, dell’allontanamento dal partito Azione, da cui aveva smesso di sentirsi rappresentato. La decisione è stata presa soprattutto per poter proseguire le sue battaglie che ha dichiarato di condividere con il partito di Antonio Tajani.
Il comunicato di Costa
Nonostante avesse smentito fino a ieri le indiscrezioni, oggi Costa conferma il suo ritorno a FI in una nota: “Provengo da una tradizione liberale e intendo impegnarmi al fianco di chi condivide gli stessi valori e principi”. Con il ritorno a FI il deputato ha dichiarato di avere intenzione di proseguire “le battaglie garantiste che da sempre conduco. Le convergenze sui temi della giustizia, a partire dalla separazione delle carriere, sono infatti oggettive: lavorerò al fianco di colleghi esperti e preparati con i quali il confronto costruttivo non è mai cessato”.
Riguardo all’allontanamento dal partito di Calenda ha dichiarato di non riconoscere più quel partito in cui aveva creduto sin all’inizio, un partito del Terzo Polo, alternativo. “Ho vissuto ogni istante con la responsabilità e la consapevolezza di aver coinvolto tante persone in un percorso ‘terzo’ e liberale. Ho subito con sofferenza la frantumazione del Terzo Polo e le scelte conseguenti che hanno intaccato la terzietà di Azione. Uno spostamento progressivo dal progetto originario con un pullulare di alleanze a senso unico è per me del tutto innaturale. Non ho condiviso questo percorso e, pur rispettandolo, non posso seguirlo”. ha dichiarato.
Sottolinea di aver provato a far notare questa situazione all’interno del partito, ma “le mie osservazioni sono state liquidate come critiche di un insofferente, anziché seri argomenti di discussione”. Infatti l’avvicinamento al campo largo di Azione per lui non ha senso, dato che i partiti che ne fanno parte hanno posizioni opposte alla linea proposta dal partito in questi anni. “È sufficiente pensare alla violente critiche che hanno riservato alle mie proposte sulla giustizia per avere chiara l’impraticabilità di quell’area da parte di chi sostiene una politica garantista”, ha aggiunto Costa.
Riguardo il suo percorso a FI ha annunciato che cercherà di mantenere la sua autonomia di pensiero che è sempre finalizzata a tutelare “la presunzione di innocenza, il diritto di difesa, il giusto processo, la certezza della pena, da non confondersi con la certezza del carcere, la finalità rieducativa della pena”.
La reazione a FI
I dirigenti di FI hanno accolto con piacere il ritorno di Costa, a partire dal leader Tajani, che gli ha dato il bentornato e ha dichiarato che “con il suo autorevole contributo e la sua competenza rafforzerà il nostro impegno per dare ai cittadini una giustizia giusta, nel segno del garantismo che ha sempre contraddistinto FI”.
Anche il presidente dei deputati di Forza Italia Paolo Barelli ha reagito in modo positivo: “Ho apprezzato da sempre la serietà e l’impegno parlamentare del collega Enrico Costa, specialmente sui temi della giustizia che vogliamo sia veramente giusta, equilibrata, con un giudice terzo equidistante da accusa e difesa. Con Costa il nostro gruppo rafforza la sua struttura, sempre più all’altezza per affrontare le sfide che il nostro governo di centrodestra ha davanti a sé, per garantire ai cittadini crescita e benessere”.
Al coro si è unito il presidente dei senatori azzurri, Maurizio Gasparri, che ricorda le tante battaglie condivise con lui “raccogliendo anche una sua tradizione familiare ispirata ai principi liberali e anche alla tutela della vita e della salute contro la diffusione delle droghe“. Parla inoltre della posizione coerente mantenuta in questi anni da Costa sui temi della riforma della giustizia e della lotta alle droghe e per il recupero dei tossicodipendenti.
