Trump contro i migranti in Ohio: “Con me avremo la maggiore deportazione della storia”

"Avremo deportazioni massicce ad Aurora e Springfield", le due città dell'Ohio dove - secondo il tycoon - i migranti haitiani rapiscono e mangiano cani e gatti

Redazione
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Continua la lotta negli Usa per le elezioni presidenziali, con Kamala Harris e Donald Trump reduci del dibattito televisivo andato in onda nei giorni scorsi. Attualmente l’ex presidente si trova sulla costa occidentale per continuare la sua campagna elettorale, mentre Harris cerca di conquistare la Pennsylvania, dopo averla scampata nel duello tv e forte del vantaggio economico sul tycoon e dell’appoggio di grandi nomi come la star statunitense Taylor Swift.

La campagna di Trump nella costa occidentale Usa

L’ex presidente si trova nella costa occidentale degli Stati Uniti per tentare di ingraziarsi soprattutto gli elettori della classe media del Nevada e dell’Arizona promettendo l’eliminazione delle tasse sugli straordinari e affrontando la dolente tematica degli immigrati. Su quest’ultimo punto ha promesso che con lui presidente “avremo la maggiore deportazione della storia. Avremo deportazioni massicce ad Aurora e Springfield”, due città dell’Ohio dove per il tycoon i migranti haitiani rapiscono e mangiano cani e gatti.

Trump in California, direttamente dal suo club di golf a Rancho Palos Verde, vicino a Los Angeles, prima del comizio in Nevada, attacca Harris con l’intenzione di inviare un messaggio agli americani: “Non possiamo consentire alla compagna Kamala Harris e ai comunisti di sinistra di fare all’America quello che ha fatto alla California”. Con questo si riferisce al passato di Harris da procuratrice della California e a quelli che considera i suoi ‘fallimenti’ sulla questione migranti: Sono il ‘border-president – il presidente del confine – “e mi auguro che mi chiamerete così”. “Il presidente deve garantire la sicurezza, con Harris il paese sarà un campo di rifugiati” ha tuonato il tycoon.

Harris alla conquista della Pennsylvania

La candidata alle presidenziali democratica è invece arrivata in Pennsylvania, forte del successo che ha avuto durante il duello tv contro il repubblicano, che le ha portato ingenti quantità di denaro: nelle 24 ore seguenti il dibattito ha infatti raccolto 47 milioni di dollari, registrando un vantaggio economico su Trump.

Kamala Harris, candidata presidente Usa
Kamala Harris, candidata presidente Usa

La dem ha inoltre l’appoggio di grandi nomi come la cantante Taylor Swift, e nei prossimi giorni si terranno diversi appuntamenti di raccolta fondi. Il 20 settembre Barack Obama organizzerà per lei un evento a Los Angeles e lo stesso giorno anche Hillary Clinton presenzierà a un evento dedicato a Harris. Il 19 settembre la candidata parteciperà a una raccolta fondi virtuale con Oprah Winfrey.

In Pennsylvania Harris conta di dar seguito al successo avuto nel dibattito televisivo. Questo è da sempre uno stato fondamentale per le elezioni americane e l’obiettivo della democratica è convincere gli indecisi o almeno ridurre il divario con l’ex presidente, per diminuire parte di quel vantaggio che potrebbe essere cruciale.

Lunedì arriverà Biden a supportarla, anche perché l’attuale presidente nel 2020 riuscì a vincere in questo stato su Trump con un margine di solo l’1,17%. Biden continua a essere popolare in Pennsylvania, mentre Harris è meno apprezzata, dato che negli anni scorsi si era detta a favore del divieto del fracking, una delle attività cruciali per lo stato. Ma nel 2020 aveva chiarito che non voleva vietare le perforazioni invasive per spaccare le rocce e estrarre le materie prime, e lo ha riconfermato di recente. Lo staff di Trump ha fatto leva su questo punto per agitare lo stato, sostenendo che una volta eletta presidente, Harris sicuramente vieterà il fracking.

Nello stato la democratica ha fatto un comizio in un campus universitario a Wilkes-Barre, dove ha proposto una “economia delle opportunità” per la classe media, ha parlato della sua incessante difesa dei diritti all’aborto e ha descritto Trump come un leader divisivo ed egoista. “Abbiamo bisogno di un presidente che lavori per tutti
gli americani e che smetta di cercare di dividerci. La gente ne ha abbastanza”
. Già dopo il dibattito tv Harris aveva denunciato “l’odio e le divisioni che arrivano da Donald Trump”, affermando di pensare “che ci sia una maggiore propensione a dire ‘mettiamo il Paese prima” di tutto.

Wilkes-Barre, dove ha tenuto il discorso, si trova nella contea di Luzerne, un’area vinta da Barack Obama nel 2008 e nel 2012, ma che ha scelto di eleggere Trump nel 2016, battendo Hillary Clinton di quasi 20 punti. Nel 2020, Biden ha perso a Luzerne per 14 punti. L’altra tappa di Harris è stata Johnstown, nella contea di Cambria, a circa 100 chilometri a est di Pittsburgh. Anche questa contea mostra una tendenza simile a
Luzerne. Infatti qui Obama ha vinto nel 2008 e nel 2012, ma Trump l’ha conquistata nel 2016 e nel 2020.

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