Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a margine delle celebrazioni dell’8 settembre, ha confermato ufficialmente di aver richiesto alla Regione Lazio il via libera per l’aumento dei prezzi per i mezzi pubblici della capitale.
A non essere toccati saranno però gli abbonamenti, usufruiti soprattutto dai pendolari principalmente per motivi di lavoro. Con il Giubileo in arrivo che porterà milioni di turisti, l’aumento dei prezzi potrebbe portare ulteriori fondi alla Capitale.
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Roma, la lettera di Gualtieri
Gualtieri ha sottolineato la necessità di alzare i prezzi dei mezzi pubblici a Roma, poiché i conti dei trasporti non tornano, con un buco che si aggira intorno ai 22 milioni di euro per rinnovare il contratto di servizio con l’Atac, fermo da quasi un anno. Il sindaco ha scritto una lettera inviata il 2 settembre a Francesco Rocca, il presidente della Regione Lazio, in cui si richiede il via libera per l’aumento dei prezzi dei biglietti in vista del Giubileo.
“La richiesta alla Regione di ritoccare verso l’alto i biglietti del trasporto pubblico locale è una dolorosa necessità. In assenza di un aumento significativo del contributo al Tpl da parte del governo e di fronte all’aumento dei costi, senza un incremento tariffario noi dovremmo ridurre pesantemente un servizio che andrebbe invece potenziato”, ha affermato oggi il sindaco.
Il presidente Rocca ha risposto dicendo che “cercherò di reperire risorse per impedire gli aumenti del biglietto del trasporto pubblico. Dobbiamo lavorare insieme con Roma Capitale perché venga adeguato il fondo per il trasporto pubblico nazionale per il Lazio e Roma, questo è assolutamente prioritario. La richiesta la stiamo esaminando, l’ho appena ricevuta. Va studiata e approfondita la questione. Se c’è il tempo per riuscire ad avere questo aumento dei fondi e sventare l’aumento del biglietto? Certo, abbiamo poche settimane. Vediamo il riparto del Tpl che come ogni anno, nasce dalla Finanziaria”.
Nella lettera alla Regione Gualtieri ribadisce che i fondi trasferiti dallo Stato a Roma non sono adeguati, soprattutto nell’ottica degli investimenti del Pnrr e la svolta green che comporterà un aumento dell’offerta, ma anche maggiori spese.
L’aumento dei biglietti
Secondo quanto riportato nel piano economico finanziario di Cotral, i biglietti che vedranno l’incremento sono: quello da 100 minuti da 1,50 a 2€, il giornaliero da 7 a 9,30€, quello da 48 ore da 12,50 a 16,70€, quello da 72 ore da 18 a 24€, quello settimanale da 24 a 32€, quello annuale agevolato Roma Capitale da 91 a 103,85 euro, il Birg da 10,13 a 13,50 euro, il Btr da 24,22 euro a 32,20 e il Cirs da 36,17 a 48,22 euro. Non verranno invece alzati gli abbonamenti: il mensile resta a 35€, l’annuale scenderà invece da 250 a 240€.
Prezzi meno cari d’Italia e d’Europa
Il sindaco ci ha tenuto però a sottolineare che la Capitale ha i biglietti meno cari tra le più grandi città italiane ed europee. Inoltre l’abbassamento dell’abbonamento annuale lo porta “a un prezzo credo tra i più bassi al mondo nei paesi analoghi al nostro” ha sottolineato ancora il primo cittadino. L’obiettivo è far “pagare il giusto” ai turisti “che è comunque sempre meno di quello che pagano a Parigi, Londra o Berlino, ma comunque una cifra che consenta ad Atac di fornire servizi adeguati alle romane e ai romani”.
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