Meloni da remoto al G7 Parlamenti: “A Gaza il cessate il fuoco non è più rimandabile”

"Una delle opportunità che abbiamo di fronte è quella di approfittare di questa stagione per costruire un nuovo modello di approccio alle relazioni internazionali" ha dichiarato il premier, sostenendo che sia giunto il momento di dimostrare che l'Occidente non è solo "una fortezza che vuole, o deve, difendersi da qualcosa o qualcuno, ma è un'offerta di valori aperta all'esterno"

Redazione
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Il primo ministro Giorgia Meloni ha deciso all’ultimo momento di non raggiungere fisicamente Verona per partecipare alla Conferenza delle Camere basse dei Paesi membri del G7, preferendo invece un collegamento da remoto che non la distraesse troppo da quanto sta accadendo a Roma. Il caso Sangiuliano-Boccia sembrerebbe essere il motivo che ha spinto il Presidente del Consiglio a non lasciare Palazzo Chigi, consapevole della possibilità di essere pressata dai cronisti per ottenere una dichiarazione su quanto avvenuto.

Nel suo intervento, quindi, Meloni è stata riparata dalle conseguenze delle presunte azioni del ministro della Cultura, potendo quindi concentrare il suo discorso sui conflitti bellici in corso, sulla salute della diplomazia europea e sul nodo cruciale dell’Intelligenza artificiale. Rimane però il dubbio su quanto ancora il premier possa sfuggire alle domande dell’opinione pubblica, anche in vista della possibile partecipazione di Volodymyr Zelensky al Forum Ambrosetti che si sta svolgendo in questi giorni a Cernobbio.

A Verona è invece presente fisicamente il presidente della Camera Lorenzo Fontana, che ha presieduto il vertice ospitando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto nel tardo pomeriggio di ieri, la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola, il presidente del parlamento ucraino Ruslan Stefančuk, lo speaker della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti Mike Johnson, il rappresentante del parlamento tedesco Bärbel Bas e lo speaker della Camera dei Comuni del Regno Unito Lindsay Hoyle.

Meloni: “L’Occidente è un’offerta di valori aperta all’esterno

L’intervento di Giorgia Meloni a Verona si è concentrato sulla complessa situazione geopolitica in cui l’Occidente si sta trovando a vivere, schiacciato tra i due conflitti in Ucraina e in Palestina e consapevole della necessità di trovare una soluzione agli innumerevoli problemi che in questi anni continuano a sorgere, primo tra tutti quello dell’Intelligenza Artificiale. Il presidente del Consiglio ha voluto porre l’accento sulla necessità di intervenire su tutti questi piani, tenendo però in considerazione la possibilità che da queste situazioni possa nascere qualcosa di positivo.

Una delle opportunità che abbiamo di fronte è quella di approfittare di questa stagione per saper costruire un nuovo modello di approccio alle relazioni internazionali” ha infatti sostenuto Meloni, per poi proporre la possibilità che l’Occidente riesca a dimostrare di non essere solouna fortezza che vuole, o deve, difendersi da qualcosa o qualcuno, ma è piuttosto un’offerta di valori aperta all’esterno“.

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Meloni ha poi parlato nello specifico delle due guerre in corso, sostenendo in entrambi i casi la necessità di porre fine al conflitto per evitare nuove stragi e decessi. Nel caso del conflitto russo-ucraino, il premier ha dichiarato che “La fine della guerra in Ucraina e la costruzione di una pace giusta e duratura sono i due obiettivi che i Paesi membri del G7 si devono mettere come prioritari” perché “oggi più che mai è necessaria una soluzione politica e duratura della crisi“.

Per quanto riguarda, invece, il durissimo conflitto in Medio Oriente, Meloni ha sottolineato che “non è più rimandabile un accordo per il cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio degli ostaggi”, sottolineando quindi la natura emergenziale della situazione. La guerra procede ormai da 11 mesi e nessun accordo sembrerebbe convincere le due parti, che proseguono con le offensive in territorio nemico.

Meloni: “Alla politica spetta affrontare l’IA

Una parte del discorso di Giorgia Meloni è stato incentrato sul nodo dell’Intelligenza Artificiale, una delle nuove tematiche a cui l’Occidente deve dedicare la sua attenzione, affinché questa non esca dai limiti del consentito. Negli ultimi mesi, il Presidente del Consiglio ha dedicato più volte pensieri e commenti sull’IA, indicandone i pericoli ma anche le possibilità, quando utilizzata realmente per il benessere umano.

Anche nel corso della Conferenza delle Camere basse dei Paesi membri del G7, quindi, il primo ministro ha voluto sottolineare come sia proprio compito della politica quello di affrontare questa domanda“, ovvero di comprendere se realmente l’Intelligenza artificiale sia uno strumento orientato al benessere umano. Meloni ha concluso il suo intervento, sostenendo di essere “fiera” che “la politica non stia abdicando” questo suo ruolo, concentrandosi per comprendere in che modo agire per salvaguardare le Nazione da questo strumento in via di evoluzione.

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