L’estate appena finita ha fatto segnare un nuovo record: i mesi di giugno e agosto 2024 sono stati i più caldi mai registrati, confermando che quest’anno potrebbe diventare il più caldo di sempre. E non si parla solo di un’impressione. Samantha Burgess, vicedirettrice del Copernicus Climate Change Service, ha confermato che l’intera estate boreale (giugno, luglio e agosto) è stata la più calda mai vista, e le sue parole non lasciano spazio a dubbi: “Questi continui record di temperatura aumentano la probabilità che il 2024 si riveli l’anno più caldo mai registrato.”
La situazione, purtroppo, non è destinata a migliorare senza un intervento immediato. “Gli eventi estremi legati al caldo che abbiamo vissuto quest’estate”, ha aggiunto Burgess, “diventeranno solo più violenti e devastanti se non prendiamo provvedimenti urgenti per ridurre le emissioni.”
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Un’estate fuori dal comune
I numeri non mentono: ondate di calore, incendi e siccità hanno dominato i titoli dei giornali quest’estate, mettendo in ginocchio intere regioni del pianeta. Le temperature record non solo ci fanno sudare, ma hanno conseguenze reali per l’ambiente, l’agricoltura, la salute pubblica e l’economia.
Gli esperti sono chiari: senza cambiamenti drastici nelle politiche climatiche e nelle nostre abitudini quotidiane, il pianeta continuerà a scaldarsi. Le ondate di calore che oggi consideriamo estreme potrebbero diventare la norma, mettendo a rischio milioni di persone e causando danni irreversibili agli ecosistemi.
Insomma, non c’è più tempo da perdere. Gli scienziati lo ripetono da anni: se vogliamo evitare catastrofi peggiori, dobbiamo agire ora. Ridurre le emissioni di CO2, adottare stili di vita più sostenibili e investire nelle energie rinnovabili sono passi cruciali per evitare che le estati come quella del 2024 diventino la regola e non l’eccezione.
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