“Noi stiamo facendo la storia, e dobbiamo esserne tutti consapevoli. E questo non prevede né pause né soste, ma tanto meno può consentire errori e passi falsi” è questa l’esortazione che il premier Giorgia Meloni ha rivolto a Fratelli d’Italia nel corso della sua relazione introduttiva all’esecutivo del partito, ricordando i successi ottenuti dal partito di governo ma allo stesso tempo ponendo l’attenzione sulle grandi sfide che ancora lo attendono.
Da un lato il nodo cruciale della manovra finanziaria, passando per il tema migranti e le strutture ad hoc costruite in Albania, fino alle riforme costituzionali, la crescita dell’occupazione e le elezioni regionali. Gli argomenti di cui occuparsi sono ancora troppi e FdI non può permettersi di “prestare il fianco” come ha dichiarato la stessa Meloni, sottolineando che “quando i nostri avversari non hanno trovato nulla per attaccare, hanno dovuto inventarsi di sana pianta notizie false per farlo. E quando qualcuno ha compiuto un passo falso, hanno utilizzato ogni strumento a disposizione per colpirci“.
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Giorgia Meloni ha voluto sottolineare i grandi successi che l’Italia ha ottenuto anche a livello europeo e come la candidatura di Raffaele Fitto a commissario Ue possa solo accrescere il suo prestigio. “Votare a favore di un programma politico sbilanciato a sinistra con l’apertura ai Verdi avrebbe significato tradire il mandato ricevuto dagli italiani” ha infatti spiegato Meloni per poi chiarire: “Un concetto estraneo a coloro che ci criticano per aver ‘isolato l’Italia in Europa’. Una narrazione che conto di smentire non solo continuando a collaborare con Ursula von der Leyen, ma anche riuscendo ad ottenere per il nostro Commissario designato, Raffaele Fitto, un ruolo e un portafoglio all’altezza del peso della nostra Nazione“
Meloni: “Dobbiamo dire basta agli sprechi iniziati dalla sinistra“
Trattando di manovra finanziaria, Giorgia Meloni ha voluto essere molto chiara con i suoi colleghi e allo stesso tempo ha voluto mandare un messaggio alle opposizioni. “Quella di quest’anno sarà una legge di bilancio ispirata, come quelle precedente, alla serietà e alla responsabilità” ha sottolineato il premier, sostenendo che il governo ha intenzione di muoversi su due linee separate, ovvero “basta con gli sprechi e con le follie ereditate dai governi di sinistra e che hanno devastato i conti pubblici come il Superbonus” e la concentrazione di “tutte le risorse disponibili nel sostegno alle imprese che assumono e che creano posti di lavoro e per rafforzare il potere di acquisto delle famiglie, con un’attenzione particolare a quelle con figli”.
Un piano complesso su cui però il Presidente del Consiglio non ha intenzione di transigere, visti anche i risultati soddisfacenti ottenuti in ambito economico. “La stabilità e la serietà delle scelte del governo hanno permesso all’Italia di crescere più delle altre Nazioni europee” ha infatti sottolineato Meloni, evidenziando come i dati stiano migliorando anche nel Mezzogiorno: “Mentre la sinistra dice che siamo nemici del Mezzogiorno e che vogliamo ‘spaccare’ l’Italia con l’autonomia differenziata, con gli investimenti al Sud sono aumentati del 50% e nel 2023 il Pil del Mezzogiorno è cresciuto più della media nazionale, cosa che non accadeva dal 2015, di quasi mezzo punto percentuale“.
Sempre attaccando le opposizioni e in particolare il Pd, Meloni ha voluto difendere la crescita dell’occupazione femminile, sostenendo che questo governo ha registrato “il record assoluto di occupati nella storia d’Italia” e che, nonostante gli attacchi di Elly Schlein che ha chiesto un incontro per parlare proprio di questo tema, “il gap del lavoro femminile con gli altri Paesi di Europa si è ridotto“.
I successi in Europa e nel G7
Giorgia Meloni è più che soddisfatta del posizionamento del nostro Paese nell’Ue, raggiunto grazie anche alle decisioni prese dal governo nel corso delle elezioni europee. “Lo spostamento verso destra dell’asse politico europeo ha messo i Conservatori e in particolare FdI nelle condizioni di poter svolgere il ruolo di cerniera tra i Popolari e i gruppi alla nostra destra, per riportare verso maggiore pragmatismo le politiche europee su tanti temi centrali per il nostro futuro” ha spiegato Meloni nel corso della riunione con FdI.
Inoltre, il premier ha ricordato come la scelta italiana di non sostenere un secondo mandato di Ursula Von der Leyen sia stata una decisione di coerenza, per evitare di tradire “il voto degli italiani” andando a sostenere un programma politico sbilanciato a sinistra. Le possibilità che si trova davanti Raffaele Fitto, che potrebbe essere in lizza per un posto da vicepresidente della Commissione, avrebbero dimostrato che in Europa “vieni rispettato se sei credibile, non se sei accondiscendente“.
L’Italia, inoltre, si sarebbe guadagnata il rispetto mondiale anche grazie al lavoro svolto con il G7, di cui è stata presidente quest’anno. “Siamo fieri di come abbiamo rappresentato l’Italia nel contesto europeo e globale” ha dichiarato Meloni, ricordando come il Paese sia stato costretto ad operare in un contesto complesso, riuscendo a dimostrarsi comunque “un partner serio, affidabile e autorevole” e a suggellare “una nuova postura a livello internazionale“.
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