Sanità in Sicilia: Attese interminabili, oltre 600 giorni per una visita specialistica

Con tempi di attesa che sfiorano i 600 giorni per alcune visite, la sanità pubblica in Sicilia è al collasso. Federconsumatori denuncia la situazione e il governatore Schifani lancia un ultimatum ai manager sanitari: o riducono le liste d’attesa o salta la dirigenza.

Redazione
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In Sicilia, la sanità pubblica sembra essere entrata in un vicolo cieco, con tempi di attesa per le visite mediche che rasentano l’incredibile. Parliamo di numeri che fanno rabbrividire: oltre 600 giorni per una visita endocrinologica a Tortorici, 354 giorni per una pneumologica a Messina, e più di 500 giorni per un’ecografia addominale a Milazzo. Sono solo alcune delle cifre emerse dal monitoraggio di Federconsumatori Sicilia, che dipingono un quadro desolante della sanità nell’Isola.

“Abbiamo ricevuto segnalazioni che lasciano senza parole”, afferma Alfio La Rosa, presidente di Federconsumatori Sicilia. Tuttavia, come ammette lo stesso La Rosa, avere un quadro preciso della situazione è quasi impossibile: “Manca un sistema di monitoraggio che raccolga i dati di tutte le strutture pubbliche e accreditate”.

Dal progetto di monitoraggio delle liste d’attesa, lanciato da Federconsumatori a livello nazionale con lo slogan “La salute non può aspettare”, emerge che la Sicilia detiene uno dei più alti tassi di rinuncia alle cure sanitarie a causa dei tempi d’attesa esorbitanti: il 7,2% degli utenti, tra i più alti in Italia.

Il problema si riflette anche nei numeri relativi ai ticket sanitari, che mostrano un drastico calo: “I ricavi dai ticket per prestazioni specialistiche sono scesi da 42,3 milioni di euro nel 2019 a 28,7 milioni nel 2023. Questo indica chiaramente che i siciliani si stanno rivolgendo sempre più al privato”, spiega La Rosa.

Situazione critica

La situazione è critica, e non è passata inosservata al governatore della Regione siciliana, Renato Schifani. Il presidente ha lanciato un ultimatum ai manager delle aziende sanitarie, chiedendo risultati concreti nella riduzione delle liste d’attesa, altrimenti saranno sostituiti insieme ai direttori amministrativi e sanitari.

“Se le Asp, gli ospedali e i Policlinici siciliani non raggiungeranno gli obiettivi assegnati, decadranno automaticamente i loro vertici”, ha dichiarato Schifani, sottolineando come la riduzione delle liste d’attesa sia uno degli obiettivi principali del suo mandato.

Le parole di Schifani suonano come un avvertimento forte, ma per Federconsumatori Sicilia sono “poco opportune”. “La sanità pubblica è nelle mani della politica, che può fare e disfare a piacimento. Lamentarsi dei ritardi è paradossale, mentre i cittadini attendono mesi o addirittura anni per ricevere cure”, conclude La Rosa, lasciando intendere che la situazione potrebbe essere anche peggiore di quanto sembri.

In una regione dove la sanità sembra sempre più un miraggio, la speranza dei cittadini è che alle parole seguano finalmente i fatti, e che la politica si prenda davvero a cuore il diritto alla salute di tutti.

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