Sempre più connessi senza mai un secondo di tregua. Il lavoro spesso continua anche dopo il normale orario lavorativo dovendo dimostrare la reperibilità per qualsiasi evenienza o comunicazione aziendale importante. L’Australia dice basta, il diritto al riposo diventa legge, approvando il diritto alla disconnessione adottata a febbraio. Un traguardo storico di un’importanza rilevante da cui ne trarranno beneficio i dipendenti delle medie, grandi aziende. Questo esito definitivo ha un effetto divisivo rendendo soddisfatti i sindacati e i lavoratori ma allo stesso tempo crea lo scontento dei datori di lavoro.
I sindacati: “Un giorno che segna la storia”
Il Presidente del Consiglio australiano dei sindacati, Michele O’Neil, nelle sue parole dopo l’approvazione della legge, conferma la soddisfazione di quanto decretato considerandolo un giorno che segna la storia, costituendo un passo avanti per i lavoratori. Ha affermato inoltre l’importanza di trascorrere del tempo di qualità con la famiglia, privato da ogni forma di stress e costrizioni legate al lavoro. Grazie a questa legge oggi i dipendenti possono tutelare il loro tempo libero e rifiutarsi di rispondere o leggere i messaggi fuori orario.
L’organizzazione dei datori di lavoro
In risposta, l’Australian Industry Group, un’organizzazione di datori di lavoro, ha prontamente commentato l’approvazione della legge definendola “affrettata, confusa e mal posta”. Perché apporterà delle modifiche nella condotta da adottare da parte dei capi impedendo loro di contattare il personale per offrire ore di straordinario. Anna Booth del Fair Work Ombudsman, FWO, un’istituzione australiana indipendente che ha il compito di far rispettare le leggi e di ripristinare l’ordine nei luoghi di lavoro, sottolinea l’importanza di avere un approccio ragionevole da parte dei dipendenti entro cui far valere questa nuova norma.
Questa nuova norma che interesserà l’Australia fa riflettere ponendo degli interrogativi a questa società fluida, sempre di corsa, in cui è bandita la parola tregua, dovendo stare sempre pronti e preparati. Troppo spesso si privilegia il risultato finale aziendale sacrificando l’aspetto umano di ogni singolo individuo.
