Renzi torna sull’Autonomia differenziata: “Meloni sbaglia, è autodistruttiva”

"La nostra Premier non governa, posta. Non incide, comunica. Non cambia, vivacchia", ha poi aggiunto

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Se si raggiunge il quorum, salta il governo. Se non si raggiunge, comunque, la maggioranza uscirà dilaniata“. Queste sono le parole del leader di Italia Viva Matteo Renzi in un’intervista a Il Messaggero Veneto. L’ex premier risponde in merito all’Autonomia differenziata. Renzi non esclude che dopo il referendum la maggioranza imploderà e che quindi si potrebbe votare già nel 2025, quindi bisogna prepararsi. “Io non tornerò nel Pd, ma mi alleerò con loro. E il referendum sull’Autonomia differenziata inietta nel centrodestra il virus dell’autodistruzione“, ha poi aggiunto.

Il volto di Italia Viva non è sicuro che il quorum sul referendum ci sarà, ma parte dall’assunto che “Forza Italia e la Lega su questo tema sono agli antipodi. E siccome la legge Calderoli è sbagliata per il Nord prima ancora che per il Sud, perché aumenta la burocrazia e gli ostacoli per il mondo produttivo, credo che il referendum sarà una ferita per il governo“.

Renzi: la polemica contro l’esecutivo Meloni

La questione dell’Autonomia non è l’unica ad animare la polemica. Renzi affronta anche il tema dello Ius scholae: “Per me Antonio Tajani bluffa. Ma c’è un solo modo per scoprirlo: andare a vedere. Abbiamo presentato la stessa proposta di legge che Maurizio Lupi e gli ex di Forza Italia votarono nel 2016 alla Camera e poi venne bloccata l’anno successivo al Senato. Vediamo se Tajani ci crede davvero o sta solo tirando la corda per un po’ di visibilità“.

Dopo due anni, Giorgia Meloni è stata una perfetta influencer, fotogenica, brava a comunicare, empatica. Ma non ha portato a casa una riforma che sia una. E ormai imbarazzante avere un Governo che ha cominciato con il decreto sui Rave Party e continua a sfornare decreti legge totalmente inutili“, ha poi aggiunto.

Renzi poi incalza contro l’operato della premier Meloni: “Due problemi enormi, reali, trattati con sufficienza e affrontati con provvedimenti di legge evanescenti e del tutto inidonei a produrre risultati concreti. La nostra Premier non governa, posta. Non incide, comunica. Non cambia, vivacchia. L’unica cosa che è cambiata per adesso sono le sue idee, dall’euro alla Nato, dalle trivelle alle accise, Meloni ha cambiato idea su tutto, ma non ha cambiato nulla della vita degli italiani. E il problema sono i salari, gli stipendi, la spesa al supermercato“.

Renzi vs Calenda: “Invischiato nelle proprie insicurezze”

La fine del Terzo polo ha fatto in modo che Renzi e il leader di Azione, Carlo Calenda, trovassero nuovi alleati. “E’ rimasto invischiato nelle proprie insicurezze personali e così ha distrutto un progetto che poteva funzionare. Ma è anche vero che il bipolarismo in Italia è più forte di quello che pensiamo. La gente è abituata a stare o di qua o di là. E dunque dovendo scegliere, chi come noi è cresciuto con il sogno di Blair e di Clinton, si sente più vicino al centrosinistra che al centrodestra“.

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