Renzi sfida Meloni: “Venga in aula a spiegare il presunto complotto”

Matteo Renzi continua a difendere se stesso e il suo partito, sottolineando che il complotto delle sinistre non esiste e che il caso è necessario per buttare fango su Italia Viva

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Matteo Renzi continua ad essere l’unico esponente del centrosinistra ad aver commentato animatamente il caso Arianna Meloni, sorella del premier, accusata di aver influenzato le nomine sulla partecipate dello Stato e di essere per questo al centro di un’indagine della magistratura. Proprio questa indagine sarebbe nata per un complotto delle opposizioni che, non avendo la possibilità di attaccare il premier, si sarebbero rivolte ai suoi famigliari. Il caso, più mediatico che giudiziario, è venuto alla luce tramite un editoriale di Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale.

Tra coloro che venivano apertamente accusati di essere al centro della questione, figurava il leader di Italia Viva, il quale ha quindi voluto mettere sin da subito la situazione in chiaro. Ieri, ospite della trasmissione In Onda, l’ex premier ha sostenuto che “pensare che ci sia qualcuno in Italia che possa immaginare che io faccia un complotto con il Fatto, con cui ci parliamo solo con gli avvocati, è una battuta che non fa ridere“. Renzi è poi partito con la controffensiva, sottolineando che, nel caso in cui si tema realmente un complotto, allora il Presidente del Consiglio dovrebbe agire al più presto.

Arianna Meloni
Arianna Meloni

Inizia a formarsi così la strategia difensiva di Renzi, che cerca di allontanare in tutti i modi i dubbi dalla sua persona e dal suo partito e allo stesso tempo tenta di minacciare la credibilità della maggioranza. Continuando a trattare del presunto complotto contro la sorella del premier, l’ex sindaco di Firenze ha voluto mettere in chiaro un dettaglio: “Io lezioni di garantismo da Meloni, che ha massacrato i miei genitori quando erano sotto inchiesta, non ne prendo“.

Renzi: “Meloni deve spiegare in aula se c’è un complotto

Matteo Renzi non utilizza mezzi termini nel corso del suo intervento. Le parole contro la maggioranza di governo sono dure e non lasciano spazio all’immaginazione. “L’aria condizionata ad agosto fa male” ha dichiarato il leader di Italia Viva, continuando a sostenere che le informazioni riportare sul caso Arianna Meloni non siano verosimili. Proprio per questo, per far luce sulla realtà dell’accaduto, l’ex premier ha intenzione di “scrivere a Ignazio La Russa perché convochi il Senato la prossima settimana per far venire Meloni in Aula a spiegare se c’è un complotto e a dirci dove sta questo complotto“.

Giorgia Meloni attacca il Pd
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Secondo l’ex volto del Terzo Polo, “si sta facendo una discussione sul nulla” perché dal suo punto di vista “la destra ha costruito un auto complotto“. Il leader di Italia Viva ha spiegato già nei giorni scorsi quale fosse, secondo la sua opinione, la ricostruzione esatta di quanto avvenuto. Anche ieri, a In Onda, l’ex primo ministro ha spiegato che “di fronte a un’interrogazione parlamentare è venuto giù questo casino per alzare una cortina fumogena“. Nonostante il caos di questi giorni, però, “Arianna Meloni è la sorella del presidente del consiglio ed è una dirigente del Pd, quindi, se ha messo bocca nelle nomine lo dica“.

Il caso Arianna Meloni e il pensiero di Matteo Renzi

Secondo l’editoriale de Il Giornale, Arianna Meloni, sorella del premier e responsabile della segreteria politica di FdI, sarebbe finita al centro di un complotto messo in atto da una coalizione di quotidiani ostili, esponenti della sinistra e magistrati militanti. Il complotto però avrebbe utilizzato Arianna solo come un mezzo da utilizzare per colpire il Presidente del Consiglio e poi per indebolire il governo in atto. Accuse pesanti su cui Matteo Renzi non transige.

A poche ore dalla pubblicazione dell’articolo, il leader di Italia Viva ha subito voluto dare la sua versione degli eventi, tentando di scagionarsi e riportando l’attenzione sul vero quesito che dovrebbe animare l’opinione pubblica: Arianna Meloni ha realmente influenzato le nomine spettanti al governo? “Dentro FdI c’è troppo nervosismo” ha sostenuto l’ex sindaco di Firenze, per poi spiegare le tappe che hanno portato alla costruzione del presunto complotto.

Secondo Renzi, tutto sarebbe partito dalla richiesta della deputata di Iv Maria Elena Boschi che, a seguito della pubblicazione di un articolo su Il Fatto quotidiano sull’ipotetica partecipazione di Arianna Meloni a una riunione sulle nomine Rai, ha chiesto di sapere se questo corrispondesse alla realtà. Qualche giorno dopo la senatrice di Iv Raffaella Paita ha chiesto di chiarire se la nomina in Ferrovie dello Stato di una manager vicina ad Arianna Meloni sia stata in qualche modo influenzata da quest’ultima.

In poco tempo, quindi, sarebbe stato “montato” il caso, con l’obiettivo di fermare le iniziative democratiche di Italia Viva. “Non sono riusciti a fermarci in anni di fango gratuito, non ci riusciranno ora” ha però tuonato Renzi, tentando di chiudere al più presto la questione.

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