Mike Lynch: il magnate disperso nel naufragio dello yacht di lusso a Palermo

La carriera d'oro e i problemi legali hanno costellato la vita di Mike Lynch, il Bill Gates britannico che è disperso nel naufragio di Palermo

Redazione
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Nel naufragio dello yacht Bayesian che è avvenuto ieri mattina all’alba a largo di Porticello a Palermo, mancano ancora all’appello sei persone disperse. Tra queste c’è il magnate Mike Lynch, un 59enne britannico che è considerato il “Bill Gates britannico” e una delle sue due figlie. La barca a vela di lusso che è naufragata era di proprietà di sua moglie Angela Bacares, la quale è fortunatamente tra i superstiti.

Mike Lynch
Mike Lynch

Mike Lynch, chi è il tycoon britannico

Il nome del superyacht sarebbe stato scelto proprio dal magnate, per onorare il teorema di Bayes per il calcolo delle probabilità, utilizzato per realizzare i software della società informatica Autonomy fondata dall’imprenditore dell’hi-tech nel 1996.

Di umili origini, nato a Londra e cresciuto nell’Essex, figlio di un pompiere e di un’infermiera irlandesi, Lynch iniziò con la sua società Autonomy la scalata verso una carriera d’oro che l’ha portato a essere chiamato col soprannome di ‘Bill Gates britannico’ con la crescita della compagnia. Questa nel 1998 venne quotata a Bruxelles e il rapido successo, insieme al boom delle ‘dotcom’, la portò alla Borsa di Londra, dove entrò a far parte del FTSE 100, ovvero le principali società del Regno Unito

Nel 2011 decise di vendere la società per 11,1 miliardi di dollari all’americano Hewlett-Packard (Hp). E da qui, però, iniziarono i problemi legali derivati proprio dall’accordo di vendita. Nel 2022 l’Hp aveva vinto una causa multimiliardaria per frode, dato che erano stato gonfiati i conti dell’azienda affinché la società statunitense la comprasse. Inoltre Lynch nel 2023 era anche stato instradato dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti per un processo a San Francisco con 15 capi d’imputazione. A giugno è stato assolto, evitando di passare anni di vita in carcere. Aveva dichiarato che, nel caso di una condanna, non sarebbe uscito vivo dal carcere a causa dei problemi ai polmoni.

Oltre alla società Autonomy negli anni ha creato anche altre società e ha ricoperto un incarico di consulenza governativa per il Council for Science and Technology (Cst) e occupato posti nei consigli di amministrazione della Bbc e della British Library, oltre a ricevere la prestigiosa onorificenza dell’Ordine dell’impero britannico (Obe) nel 2006. L’uomo ha due figlie, tra cui una dispersa nel naufragio.

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