La Corte di giustizia federale in Germania ha confermato la condanna dell’ex segretaria nazista Irmgard Furchner, ritenuta colpevole di complicità nell’uccisione di oltre 10.500 persone nel campo di concentramento di Stutthof. Questa sentenza rappresenta probabilmente l’ultimo capitolo nei processi legati ai crimini del nazionalsocialismo.
Furchner, oggi 99enne, aveva presentato ricorso contro la sentenza del tribunale di Itzehoe, che l’aveva riconosciuta colpevole lo scorso anno. Tuttavia, la Corte federale ha respinto l’impugnazione, confermando la decisione del tribunale inferiore.
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L’ex segretaria aveva lavorato nel campo di concentramento di Stutthof, situato vicino a Danzica, dal 1943 al 1945, periodo in cui si sono consumati atroci crimini contro l’umanità. Il caso ha suscitato grande attenzione mediatica, non solo per l’età avanzata dell’imputata, ma anche perché segna la conclusione di una lunga serie di processi contro i responsabili delle atrocità naziste.
Con questa sentenza, la giustizia tedesca ribadisce la sua determinazione a perseguire i crimini del passato, indipendentemente dal tempo trascorso e dall’età dei colpevoli.
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