Russia contro i reporter Rai: “Sono nazisti coinvolti nel Kursk”

La guerra tra Russia e Ucraina va avanti e non accenna a darsi pace. I russi hanno chiuso le porte ai negoziati dopo l'occupazione ucraina del Kursk. Per la Russia la presenza dei media occidentali nel Kursk è la "prova del loro coinvolgimento diretto nell'attuazione di un'aggressione ibrida su larga scala contro la Russia"

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Una panoramica della guerra tra Ucraina e Russia in questo momento: Zelensky occupa il Kursk russo con l’obiettivo di creare una zona cuscinetto, la Russia continua l’avanzata nell’est Ucraina, il Cremlino nega tutte le possibilità di dialogo per eventuali negoziati di pace e critica la presenza dei media occidentali nel Kursk, definendo quelli italiani come nazisti.

Russia e Ucraina, Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin
Russia e Ucraina, Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin

L’obiettivo dell’occupazione di Kursk

Dal 6 agosto va avanti l’occupazione ucraina nell’area russa di Kursk, vicino al confine, che per Volodymyr Zelensky deve trasformarsi in zona cuscinetto. Questa occupazione deve proteggere le comunità ucraine nella regione confinante di Sumy dai costanti bombardamenti. Gli ucraini controllano in questa zona oltre 1.250 km quadrati e 92 località, con 121mila civili evacuati.

Ma al di là di questi successi il presidente ucraino su X si preoccupa dell’avanzata russa all’est e ha chiesto agli occidentali alleati di dare il via libera all’uso di armi a lunga gittata. Questo testimonia che al momento non c’è alcun piano che preveda una forza di pace internazionale come avviene nelle zone cuscinetto o un accordo tra le due parti confinanti come tra le due Coree.

Gli ucraini comunque possono vantare di aver messo fuori gioco una delle zone d’attacco russo verso l’Ucraina. Un altro ponte sul fiume Sejm, il terzo in questi giorni, è stato danneggiato nel distretto di Glushkovsky, al confine con l’ucraina Sumy. La conquista in corso di Kursk ha l’obiettivo costringere i russi ad ammorbidire le loro posizioni nei negoziati.

La Russia nega dialogo

La Russia però non ne vuole sapere assolutamente niente di eventuali negoziati di pace da quando i nemici hanno invaso il Kursk. E anche la visita del premier indiano Narendra Modi rischia di essere inutile. Modi si è prima recato in Russia da Putin il mese scorso e ora deve incontrare il presidente ucraino. Il suo ruolo non è quello di mediatore, bensì ha il compito di trasmettere messaggi tra i due presidenti nemici. Come detto, la Russia sta avanzando all’est dell’Ucraina, e nella regione di Donetsk centinaia di civili vengono evacuati. Si stanno avvicinando a Pokrovsk, uno snodo chiave per i rifornimenti delle forze ucraine.

Inoltre il Cremlino condanna la presenza di media occidentali nella regione di Kursk e ricorda che è in corso un procedimento penale per attraversamento illegale del confine contro due inviati della Rai. Per la Russia questa presenza è la prova del loro coinvolgimento diretto nell’attuazione di un’aggressione ibrida su larga scala contro la Russia, dice la portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharova. La portavoce accusa il giornalista italiano Rai Ilario Piagnerelli di aver intervistato un militare ucraino nazista e afferma che i media italiani ricordano sempre più il Volkischer Beobachter, il giornale ufficiale del partito nazista.

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